venerdì 13 aprile 2012

Depressione da Fast-food?


Siamo ciò che mangiamo. Stando a questo motto sarebbe il caso di introdurre all’interno del nostro organismo solo ed esclusivamente cibo sano. Il che è praticamente impossibile. Infatti ogni tanto qualche strappo alla regola non solo è necessario per sentirsi felici soddisfacendo la gola senza tuttavia finire in un girone dantesco, ma è anche un ottimo allenamento per il nostro metabolismo che così è costretto a velocizzarsi di tanto in tanto. Perciò se ogni tanto ci viene voglia di un bel panino con l’hamburger accompagnato da una ricca porzione di patatine fritte e con tanto di salsa, che male c’è? Apparentemente nessuno.

Bisogna fare però molta attenzione a capire ogni quanto ci concediamo questo vizio e, soprattutto, se viaggia accompagnato da qualche altra abitudine alimentare sbagliata e pericolosa.

Da oggi, però, c’è un motivo in più per fare attenzione alla nostra voglia di strappi alla regola: i ricercatori spagnoli delle Università di Las Palmas e di Granada hanno pubblicato sulla rivista Public Health Nutrition uno studio secondo il quale assecondare il proprio desiderio consumando gli alimenti tipici del fast food aumenta fino al 51% il rischio di una depressione. La ricerca, per altro abbastanza attendibile dato che ha coinvolto per circa sei mesi di osservazione 8.964 persone, ha indicato patatine fritte, hamburger,  hot-dogs  e tutti i prodotti di produzione industriale come cibi dannosi per la nostra salute psichica.

Certo, anche rinunciare per sempre a soddisfare qualche voglia più golosa non farà di noi degli individui sani di mente. Il trucco sta, come sempre, nel trovare il giusto mezzo. 

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