Andrea Masiello, Marco Rossi, Alessandro Parisi, Simone Bentivoglio, Marco Esposito e Abelkader Ghezzal. Ma anche Daniele Portanova. Sono i sette giocatori, sei ex del Bari e l'ultimo del Bologna, indagati dalla Procura di Bari per il filone pugliese dello scandalo calcioscommesse. Sono 17 in totale gli indagati.
TRA BARI E CREMONA - Secondo gli inquirenti, gli indagati non si sono limitati a combinare i risultati delle partite del Bari, ma in collegamento con altri gruppi di scommettitori, come quello degli "zingari" avrebbero pilotato altre gare dei tornei italiani di serie A e B. Insomma, la dimensione dell'inchiesta è nazionale.
RICICLAGGIO - Oltre all'associazione per delinquere e alla frode sportiva, ad alcuni indagati viene contestato anche il reato di riciclaggio. Gli inquirenti hanno le idee chiare soprattutto sul punto della frode sportiva. Per una decina di partite del Bari c'è stata combine o almeno un tentativo di truccare la gara. Ora si cerca di capire meglio la questione del riciclaggio del denaro sporco da parte della mafia barese.
CLASS ACTION - Intanto, si sta preparando una class action: tifosi ed ex giocatori domani si incontreranno per studiare e preparare un'azione giudiziaria nei confronti di chi dovesse risultare responsabile delle presunte combine. E il Bari non teme solo la questione calcioscommesse.
IL LEGALE DI PORTANOVA: "DELLE SCOMMESSE NON NE SA UN FICO SECCO" - C'è da registrare la smentita del legale di Daniele Portanova, il calciatore del Bologna che sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Bari. Portanova è "al di fuori di qualsiasi contesto di devianza. È sempre stato un paladino del calcio pulito, un puro, uno che va in campo per giocarsi la partita e detesta qualsiasi inquinamento. Ne ha fatto una bandiera per tutta la carriera e di quelle cose lì, delle scommesse, non ha mai saputo un fico secco". Lo sostiene in un'intervista rilasciata all'Ansa il legale del calciatore, Gabriele Bordoni. Bordoni ha spiegato di non poter confermare l'iscrizione: di fronte a richieste di chiarimento "mi sono trovato di fronte un muro impenetrabile. Ci siamo messi immediatamente a disposizione - ha aggiunto - ed eravamo pronti a partire con il primo treno per Bari", per essere sentiti. Il difensore era stato tirato in ballo durante gli interrogatori davanti al Gip di Cremona dal portantino Angelo Iacovelli, che riportava frasi dell'ex Bari Andrea Masiello che identificava in lui e Di Vaio possibili contatti per truccare Bologna-Bari dell'ultima di campionato. Se fossero questi gli elementi, l'iscrizione secondo Bordoni "è un triplo salto carpiato".